Skip to content

Antonello da Chioggia

Antonello De Ambrosi è un capitano di imbarcazioni a Venezia,appasionato di arte,in particolar modo di scultura,ma meglio conosciuto per il suo soprannome d’arte “Da Chioggia”,battezzato durante una sua esposizione romana,proprio da Vittorio Sgarbi,uno tra i più importanti critici d’arte italiani.

Antonello dedica interamente il suo tempo libero alle opere,che sono create esclusivamente con materiali di recupero,ai quali dona nuova vita e un nuovo significato.

Quando passai a trovarlo,stava lavorando o meglio stava riprendendo in mano una sua opera denominata “Peccato originale” dopo molti anni e se la memoria non mi inganna,fu proprio una delle sue prime opere.

Il laboratorio di Antonello si affaccia ad uno dei canali di Chioggia e non appena ne varchi la soglia,ti rendi conto di quanto sia piccolo e di quante opere possa contenere dentro quei pochi metri quadrati,incastonate in ogni angolo della stanza,fino a tappezzare interamente anche il soffitto.

Opere di qualsiasi genere,dalle sculture lignee,passando per i quadri composti da materiali quali plastica,filamenti di tessuto o materie plastiche e vetro.

Al lato sinistro,vicino la porta d’entrata,un banco da lavoro con sopra una mensola dove quasi ininterrottamente uno stereo risuona con musica classica.

Spesso le opere di Antonello non riescono ad essere create e lavorate all’interno dell’atelier e per dar loro forma,deve spostarsi al di fuori di esso,sull’uscio della porta,tra gli occhi curiosi dei passanti,che a volte lo guardano come se fosse uno “strano”.

Le sue opere sono esposte qua e la non solo in Italia ma anche all’estero e nessuna di esse viene costruita con l’intento di essere venduta,visto che molte vengono regalate,come nel caso delle donazioni fatte all’ospedale locale di Chioggia.

Antonello De Ambrosi è un capitano di imbarcazioni a Venezia,appasionato di arte,in particolar modo di scultura,ma meglio conosciuto per il suo soprannome d’arte “Da Chioggia”,battezzato durante una sua esposizione romana,proprio da Vittorio Sgarbi,uno tra i più importanti critici d’arte italiani.

Antonello dedica interamente il suo tempo libero alle opere,che sono create esclusivamente con materiali di recupero,ai quali dona nuova vita e un nuovo significato.

Quando passai a trovarlo,stava lavorando o meglio stava riprendendo in mano una sua opera denominata “Peccato originale” dopo molti anni e se la memoria non mi inganna,fu proprio una delle sue prime opere.

Il laboratorio di Antonello si affaccia ad uno dei canali di Chioggia e non appena ne varchi la soglia,ti rendi conto di quanto sia piccolo e di quante opere possa contenere dentro quei pochi metri quadrati,incastonate in ogni angolo della stanza,fino a tappezzare interamente anche il soffitto.

Opere di qualsiasi genere,dalle sculture lignee,passando per i quadri composti da materiali quali plastica,filamenti di tessuto o materie plastiche e vetro.

Al lato sinistro,vicino la porta d’entrata,un banco da lavoro con sopra una mensola dove quasi ininterrottamente uno stereo risuona con musica classica.

Spesso le opere di Antonello non riescono ad essere create e lavorate all’interno dell’atelier e per dar loro forma,deve spostarsi al di fuori di esso,sull’uscio della porta,tra gli occhi curiosi dei passanti,che a volte lo guardano come se fosse uno “strano”.

Le sue opere sono esposte qua e la non solo in Italia ma anche all’estero e nessuna di esse viene costruita con l’intento di essere venduta,visto che molte vengono regalate,come nel caso delle donazioni fatte all’ospedale locale di Chioggia.